lunedì 16 aprile 2012

Holdem Brain, calcolo di azzardo

L’esperienza della nuova tecnologia

Di fronte alla grande sfida dell’azzardo, la posta in palio è sempre quella. Vecchi sistemi contro nuovi. Fiuto del mestiere o elaborati calcoli per vedere quello che nemmeno una certa dimestichezza riesce a far valere. Una bella prova di questo spirito è stato recentemente narrato sul Grande Schermo dal film Moneyball – L’arte di vincere (2012), con Brad Pitt, basato sul libro “Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game di Michael Lewis” sulla squadra di baseball Oakland Athletics e sul loro general manager Billy Beane. La tecnologia insomma non è tutta da scartare, ed è molto probabile che un uso corretto e proficuo di entrambe possa dare ottimi frutti come la storia ha dimostrato. Tra le ricche funzionalità della poker Room di Sisa, c’è anche l’Hold’em Brain. Che cos’è? Seguitemi.


A me il cervello

Hold'Em Brain altro non è che un calcolatore di probabilità che passo dopo passo, mano dopo mano, offre una percentuale sulle possibilità di vittoria e consigli su come muoversi. Per aggiustare i primi passi nel mondo del poker cash, è sicuramente la strada migliore. Una sorta di scuola guida del Texas Hold’em. L’ideale sarebbe pensare la propria puntata, prima ancora di vedere in che modo si comportiil sistema che sicuramente ne sa più di noi. Valutando così di volta in volta le contromosse da prendere, e soprattutto imparando come comportarsi. Quando si comincerà a non poterne fare uso, la pacchia sarà finita. Sta a noi valorizzarlo nel modo più corretto.

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